Il riso, a livello mondiale, è la coltura che ha alimentato nei secoli il più elevato numero di persone. E’ una coltura particolarmente versatile che, partendo dall’estremo Oriente, ha viaggiato fra i continenti, adattandosi ai luoghi e alle culture, moltiplicando le tecniche di coltivazione.
Le risaie non solo forniscono uno degli alimenti più importanti per l’umanità, ma costituiscono un ecosistema di elevato interesse naturalistico, che ripropone nelle nostre campagne alcuni affascinanti ambienti caratteristici di Paesi tropicali e subtropicali.
La produzione di riso nell’azienda Kyrie viene programmata tenendo presente questi fondamentali aspetti che oggi indichiamo col termine di servizi ecosistemici: un’azienda risicola produce cereale e, nel contempo, offre al territorio servizi di regolazione delle acque, dei cicli degli elementi, di mantenimento della biodiversità di flora e fauna, di valorizzazione del paesaggio.
La qualità del sistema produttivo, che include le scelte delle varietà, delle tecniche di coltivazione, di conservazione, di lavorazione, di confezionamento garantisce, nel suo complesso, la qualità del prodotto finale: il riso che giunge sulla nostra tavola, messaggero di valori. Pensiamo che coltivare le migliori varietà italiane con le migliori agrotecniche possa garantire al consumatore una qualità difficilmente riscontrabile altrove.
Gli specchi d’acqua che si aprono al nostro sguardo nella tarda primavera, in realtà non sono altro che il risultato dinamico di un programma agroecologico ed economico. La coltre idrica che vediamo sui campi in primavera nasconde, protegge e nutre le giovani piante di riso, che cresceranno e potranno produrre grazie ad una adeguata tecnica colturale. Il prodotto, la cui qualità potrà essere apprezzata dai mercati e dai consumatori, sarà pronto solo dopo la raccolta autunnale, che concluderà il ciclo vitale del riso, ma ne aprirà uno successivo. Di un’altra coltura.
Gli interventi di tecnica colturale che si susseguono in un campo sono simili ad uno spartito musicale. Non costituiscono una rigida e fredda sequenza di note, ma un flusso organico che deve prevedere, ad ogni passaggio, divagazioni e adattamenti. La preparazione del terreno, la distribuzione di fertilizzanti, la cura degli argini necessaria per una accurata gestione dell’acqua, gli interventi per limitare gli impatti degli stress sulla coltura, la scelta della giusta epoca di raccolta e successiva essicazione, sono le principali tematiche dello spartito. L’armonia nasce dalla capacità di adeguare giornalmente gli interventi alle specificità dei terreni e ai mutevoli caratteri del meteo.
L’azienda agricola moderna ricorre ad una complessa tipologia di macchinari. Nel corso di alcuni decenni livelli crescenti di meccanizzazione hanno interessato praticamente tutti gli interventi colturali: dalle operazioni di lavorazione del terreno a quelle per la semina; dalla distribuzione di prodotti per la difesa della coltura alla raccolta. Le macchine agricole accompagnano e potenziano il lavoro umano, senza mai sostituirlo del tutto. Con l’ultima generazione di macchine è possibile essere più precisi: intervenire al momento giusto, nel posto giusto e con adeguate modalità in modo da ridurre o annullare sprechi, impatti, rischi.
La qualità del riso, come di tutti gli altri beni alimentari, dipende da numerosi fattori. La qualità è sicuramente legata alla varietà prescelta, ma non basta. La qualità nasce, ogni anno, dalla combinazione delle tecniche colturali, vale a dire dal processo produttivo, ma non basta ancora. E’ assicurata dall’ambiente di produzione: terreni fertili, acque pulite, ecosistemi sani e in equilibrio sono la vera garanzia della qualità dei raccolti presenti e futuri.